
Carceri in rivolta dopo la sospensione dei colloqui per l’emergenza Coronavirus. Un’ondata di violenza che va da Nord a Sud e che conta diverse vittime (Modena) e anche un tentativo di fuga (Ucciardone a Palermo). Su quanto sta avvenendo abbiamo sentito l’ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane, don Raffaele Grimaldi.
Don Raffaele, innanzitutto un pensiero per chi si trova in prima linea a combattere le violenze…
In questo particolare momento in cui si susseguono eventi critici in vari istituti penitenziari del nostro Paese, determinati dai provvedimenti assunti in merito alle misure di contenimento e contrasto del diffondersi del Covid-19,vorrei esprimere la mia vicinanza a tutta la Polizia penitenziaria, Direzioni delle carceri, cappellani e operatori tutti, che vi trovate in prima linea a fronteggiare questa crisi con coraggio.È una situazione così delicata perché non è facile contenere le violenze nelle carceri e placare gli animi essendo in pochi.