
Tiempos recios: tempi duri oggi, ma non meno difficili quelli in cui visse Teresa d’Avila (1515-1582), nella Spagna segnata da conflitti e povertà, proiettata nelle conquiste d’oltremare, tutt’altro che pacificata al suo interno, anche sul piano religioso. Anima inquieta, donna di estrema intelligenza e di fede profonda, intraprende un percorso interiore che ne farà una figura centrale della mistica, proclamata santa nel 1622 e dichiarata dottore della Chiesa nel 1970. Da lei è nato il Carmelo teresiano.
E Teresa non può rimanere confinata nella sua epoca, il suo percorso di fede parla all’umanità del terzo millennio. Ce lo ricordano le monache del Carmelo di Legnano (Milano), che dopo un lavoro durato più di due anni sono riuscite a portare in libreria il volume “La mia vita. Il libro delle misericordie di Dio” (Edizioni Ocd, 2021, 720 pagine). Le abbiamo incontrate nella loro clausura, un “deserto in città” vivace sotto il profilo spirituale e culturale.
Come è nato il progetto?
Da tempo e soprattutto dall’anno del Centenario della nascita di santa Teresa di Gesù (2015) si avvertiva da più parti il desiderio e il bisogno di avere fra le mani una nuova traduzione dei testi teresiani che ci restituisse la nostra santa Madre – così è familiarmente chiamata nel Carmelo – nella sua freschezza originaria. Un’ulteriore provocazione, che è stata anche una sfida e insieme un incentivo per noi, ci è venuta dalla pubblicazione recente di una nuova traduzione in tedesco dell’opera di Teresa, di cui noi abbiamo tradotto il glossario (Teresa von Ávila. Werke und Briefe Gesamtausgabe, Herder, Freiburg 2015, 2 voll., a cura di Ulrich Dobhan ocd ed Elizabeth Peeters ocd). Infine, fra le nostre conoscenze e amicizie c’era quella di Massimo Fiorucci, persona che poteva essere adatta a un’impresa di questo tipo essendo esperto della lingua spagnola e della spiritualità teresiana. Con tali premesse è nata l’idea un po’ azzardata di tuffarci in questa avventura.